Superfrutto goji: anti invecchiamento naturale

SUPERFRUTTO GOJI: ANTI INVECCHIAMENTO NATURALE?

La chirurgia plastica in alcuni casi migliora l’aspetto esterno di un individuo, ma la maggior parte delle persone non vogliono ricorrere al chirurgo, anzi moltissime continuano a sentirsi giovani con l’avanzare dell’età perché sono giovani dentro e vedono la vita con ottimismo, speranza e dinamismo.

Per tutti coloro che cercano rimedi naturali all’invecchiamento e per quanti vogliono rimanere giovani grazie all’esercizio fisico e ad una corretta alimentazione e conoscono l’efficacia di alimenti naturali che integrano la loro dieta quotidiana, il Goji è il nuovo frutto da provare, ora presente anche in Italia.

Le piante delle bacche di Goji, il superfrutto (in latino Lycium barbarum), appartengono alla famiglia delle Solanacee, che include anche la patata, il pomodoro, la melanzana e il tabacco. Nel solo Tibet ne esistono 41 varietà, generalmente arbusti perenni che raggiungono un’altezza che va da uno a tre metri (sono più alte nella Regione Autonoma del Ningxia Hui in Cina, dal quale proviene la purea delle bacche fresche utilizzata nella bevanda Goxy); producono un bellissimo frutto, di colore rosso brillante, di forma ellissoidale, lungo 1-2 centimetri, contenente 10-30 piccoli semi gialli.

Le bacche di Goji sono alquanto rinomate in tutta l’Asia come uno dei frutti naturali più ricchi di nutrimento e da diversi anni sono vendute sul mercato americano perché apprezzate per le loro proprietà energizzanti, per gli straordinari benefici antiossidanti, tonici ed anti-invecchiamento.

Secondo alcuni nutrizionisti e medici, le Bacche di Goji di qualità Himalaiana sono utili in presenza di diverse malattie e per questo motivo sono anche conosciute in Cina come un frutto medicinale anche grazie ai suoi 4 polisaccaridi, che nessun altra pianta al mondo sembra possedere. I suoi composti fitonutrizionali (fito, da pianta) comandano e controllano i sistemi di difesa più importanti del corpo e li rafforzano (“Le proprietà delle bacche di Goji” www.superfrutto.it).

Le bacche di Goji sono un alimento sicuro e non presentano effetti collaterali o controindicazioni rilevanti, sotto nessun punto di vista. Uno studio medico ha dimostrato che le bacche di Goji aumentano l’effetto anticoagulante di alcuni farmaci, come il Walfarin. Quindi se si assume un farmaco di questo tipo è sempre bene consultare il medico personale prima di far uso del superfrutto.

In termini medici, la bacca di Goji può essere denominata un “adattogeno” (fonte www.foodsun.com), cioè un agente naturale in grado di aumentare la resistenza e la capacità di adattamento dell’organismo agli agenti stressanti e alle condizioni sfavorevoli di qualunque origine (il termine adattogeno è stato coniato nel 1947 dal farmacologo russo N. V. Lazarev).  In pratica un adattogeno è una sostanza che funziona come un’amalgama di varie azioni terapeutiche che aiuta il corpo a ringiovanire e rinforza il sistema di difesa dell’organismo, migliorando la resistenza fisica, dando energia e vigore.

Uno dei fattori dell’invecchiamento è legato agli ossidanti: in base ai dati ORAC del Ministero dell’Agricoltura USA (l’ORAC misura il potere antiossidante degli alimenti), un individuo dovrebbe consumare un minimo di 5000-7000 unità di antiossidanti al giorno e la bacca di Goji del Ningxia ne contiene circa 30.300 unità (la bacca di Goji detta Chinese Wolfberry ne contiene 20.200).

Quindi le proprietà del superfrutto Goji, un’alimentazione bilanciata e l’esercizio fisico periodico, aiutano a restare giovani? Non resta che provarlo da sé scoprendo i benefici del Goji

Rocco Lanatà

(Questo articolo è basato su diverse fonti internet; le sue indicazioni non costituiscono prescrizione o consiglio medico.)

NINGXIA WOLFBERRY Il superalimento supremo

Tratto dal libro del Dr. Gary Young, Dr. Ronald Lawrence e Dr. Marc Schreuder. 

NINGXIA WOLFBERRY

IL SUPERALIMENTO
SUPREMO.

Come la Ningxia wolfberry aiuta a combattere le malattie del cuore, il cancro, la fatica cronica, la depressione, il diabete e altro.

Essential Science Publishing  www.essentialscience.net

 

 CHE COSA SONO I RADICALI LIBERI? 

    “I radicali liberi sono i bioprodotti più altamente reattivi e distruttivi della normale funzione metabolica e immunitaria. Ogni volta che il glucosio viene bruciato per generare energia, i radicali liberi si creano all’interno della cellula. I radicali liberi sono anche generati dalle cellule immunitarie (macrofagi, neutrofili e linfociti) al fine di distruggere i microrganismi invasori.

     Immaginate il motore di una macchina. Raffigurate la piccola quantità di fuliggine e fumo che viene espulsa dal tubo di scappamento della macchina: questi sono bioprodotti combustibili causati dal bruciare del carburante nel motore. Più alti sono gli ottani del gasolio e più nuovo ed efficiente è il motore, minore sarà la quantità di sostanze inquinanti e contaminanti che il motore emette dal tubo di scappamento.

     Similarmente le cellule del corpo umano producono sostanze inquinanti quando bruciano cibo e ossigeno per generare energia e anidride carbonica. La gente anziana con motori più vecchi e ingranaggi metabolici cigolanti produce più sostanze inquinanti e radicali liberi che la gente più giovane. Quelli che vivono con una dieta con cibi trattati con pochi ottani e rafforzati con zuccheri genereranno più inquinamento interiore e radicali liberi.

     Secondo il professore di nutrizione Jeffrey Blumberg, ricercatore alla Tufts University, “anche se il corpo metabolizza l’ossigeno molto efficacemente, l’1 o 2% delle cellule viene danneggiata nel processo e si trasforma in radicali liberi.”

     “Se i radicali liberi uccidessero semplicemente una cellula, non sarebbe così grave,” continua, “il corpo potrebbe semplicemente rigenerarne un’altra. Il problema è che i radicali liberi spesso danneggiano la cellula, compromettendo il DNA, il quale crea il germoglio per la malattia.”

    Con l’età, il corpo diventa meno efficiente nel neutralizzare e riparare gli sfregi dei radicali liberi alle membrane cellulari e al DNA. Infine, il danno aumenta fino a un punto dove non può essere riparato abbastanza velocemente, causando la morte dei tessuti e le mutazioni cellulari che portano al cancro e ad altre malattie degenerative.”